Sullo sfondo di questo breve discorso c’è la differenza ontologica. Il tempo è la spazialità dell’essere, perché allo spazio infinito, che tutto contiene, corrisponde il tempo infinito, ossia l’eterno. Lo spazio è la temporalità dell’ente, perché ogni ente, può esser detto tale, in quanto è finito ed occupa uno spazio determinato. Viene alla luce, dunque, che tempo e spazio stanno tra loro come l’essere e l’ente. E poiché gli enti, nella loro totalità, rimandano allo spazio come loro origine e possibilità, il tempo risulta essere un portale utilizzato dall’uomo per orientarsi verso l’essere. La temporalità è, in un certo qual modo, la spiritualità delle cose. E’ il pertugio che ti introduce nell’oceano illimitato dell’essere. La spazialità dell’ente è quel gradino che consente alla coscienza di affacciarsi sull’illimitato spazio; quell’aperto dentro il quale tutto accade. Sullo sfondo delle nostre riflessioni dobbiamo tener fermo questo: il cervello, costituito da neuroni (materia), genera la mente, altrimenti detta psiche o anima, qualcosa di immateriale, ovvero qualcosa di spirituale che, una volta costituitosi genera funzioni sue proprie e con esse e mediante di esse sta in piedi, vivendo di vita propria e utilizzando la temporalità legata alla coscienza distribuita ed orientata in entrambe le direzioni: fisica e psichica. La mente è “un corpo” a se stante. Vive di luce propria ed ha il potere di presiedere e di governare tutte le funzioni del corpo materiale oltre che se stessa. Il cervello, supporto materiale, genera lo psichico, immateriale, che ha il compito di governare la materia. E’ un cerchio perfetto! Un vero capolavoro! Come non cogliere ciò. Come non comprendere questa realtà. Come non rendersi conto della grandezza e della bellezza di questa cosa e delle implicazioni che ha sul piano della comprensione della natura umana, dunque della vera antropologia. L’uomo, per compiersi, doveva di necessità avere un corpo. Ma il corpo, da solo, non poteva bastare: c’era bisogno di collegarlo allo spirito; al suo stesso spirito. Per renderlo libero. Libero di agire. Lo spirito doveva essere generato in lui stesso, mediante un supporto in grado di poterlo generare, il cervello. Il cervello genera lo spirito, ovvero, in assoluto, ciò che sta all’origine di ogni corpo materiale, di ogni forma, di ogni azione. Stupefacente!
L’essere e l’ente; il tempo e lo spazio; il corpo e l’anima.
26 venerdì Apr 2024
Posted Filosofia, Logica, Nuova antropologia, Psicologia
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