Avrete sentito dire: “Io sono uno, che si pretende da me?” Volendo sottolineare, chi profferisce questa frase, il fatto che non riesce a stare su più fronti contemporaneamente. Ma pur restando vera, questa espressione cede un pò del suo significato nell’uomo trinitario. Egli infatti è capace di pensare e di agire velocemente su più fronti contemporaneamente e senza commettere errori. L’uomo trinitario “è”, “ha”, “fa”. La prima condizione è quella di “essere”, ossia di avere in sé caratteri e valori universali. Il suo pensiero è in sintonia con quello di Dio. Coltiva le armonie interiori ed esteriori perché vorrebbe il mondo ordinato secondi gli ideali alti che il divino gli suggerisce e gli procura. Ordina e riordina costantemente dentro e fuori di sé pensieri parole e opere. E’ amante del bello, del buono, dell’utile. Anzi, è il produttore di tutto ciò che è bello buono ed utile. E’ originale. L’uomo trinitario ha (dispone) di tutto ciò che gli serve. E’ dotato di molti averi che, commisurati al proprio essere, lo mettono in condizione di fare . L’anello di congiunzione tra “essere”, “avere” e “fare” è determinato dal “posse”. L’uomo trinitario “può”. E’ capace di… Oltre ad avere in dotazione “essere” e sostanze, egli è nella possibilità di agire. L’uomo trinitario produce specialmente ciò che prima non c’èra. La tecnica ha soverchiato ogni produzione cercando di escludere così la provvidenza divina e indicando nell’intelligenza umana e nella sua applicazione pratica l’unica entità cui fare affidamento. Infatti, non credo di errare se dico che all’ascendere della parabola tecnologica ha fatto riscontro un discendere, un disinteresse del sacro in generale e in particolare della ricerca di Dio e dell’affidamento al divino. L’uomo trinitario però non disdegna di avvalersi delle umane tecnologie, che considera una giusta conquista del logos e che utilizza sempre in conformità con i nobili scopi che contraddistinguono il suo pensiero e la sua vita. L’uomo trinitario, per le sue caratteristiche, basta a se stesso, ma è anche di grande utilità agli altri. Le sue opere edificano, vuoi nel campo dello spirito, vuoi nel campo della materialità delle cose. E’ un uomo completo. Prende però ispirazione da Dio mediante il suo spirito. Di cose ne fa tante. E’ un creativo. Mentre fa pensa al passo successivo e come implementare e migliorare l’opera fatta emergere precedentemente, in una incessante sintesi tra pensiero e atto, tra progettualità e realizzazione. E mentre edifica fuori di sé edifica in sé, dando alla sua anima la possibilità di crescere, di affinare, di giungere alla pienezza delle sue potenze.
L’uomo trinitario
27 sabato Feb 2021
Posted Filosofia, Psicologia, Teologia
in